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I Codici del
Cervello: Immagini e Storie
Una selezione di
immagini dalla Mostra scritta e realizzata nel 2004 per
Neuroscienze e Pharmaness scarl, Centro di Neurofarmacologia e
Neurogenetica del C.N.R., Parco Scientifico e Tecnologico della
Sardegna, Pula (CA).
Grafica: G&C grafica
Nettuno, Giorgio Rolli.
Clicca sulle icone
per le immagini ingrandite. |
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Andrea Vesalio e la nascita
dell'anatomia del sistema nervoso
Andrea Vesalio (1514-1564)
Illustrazioni tratte da De humani corporis fabrica libri
septem, 1543
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Teoria dell'arco riflesso e
localizzazioni delle funzioni cerebrali
L'idea di arco riflesso proposta da Cartesio costituisce il
concetto fondamentale per la fondazione di una scienza del
comportamento di carattere scientifico, biologico, basata sulle
funzioni del sistema nervoso.
Pur con il suo carattere largamente scpeculativo - che non
reggerà allo sviluppo delle conoscenze sul cervello - la
frenologia rappresenta la prima articolata ipotesi sul ruolo del
cervello nelle funzioni psicologiche superiori.
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Galvani e la nascita
dell'elettrofisiologia
Luigi Galvani (1737-1798) è il padre degli studi sull’attività
elettrica nel sistema nervoso. Nel 1780 Galvani allestisce un
laboratorio con una completa attrezzatura per lo studio dei
fenomeni elettrici nell’animale, acquistando una bottiglia di
Leyda e una macchina a frizione per la generazione di cariche
elettrostatiche. Gli studi condotti con queste apparecchiature
dimostrano l'esistenza di fenomeni elettrici propri nelle fibre
nervose e vengono illustrati in ordine cronologico nel De
Viribus electricitatis in motu musculari commentarius, uscito
nel 1791. |
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Camillo Golgi
Golgi nasce a Corteno, in provincia
di Brescia, il 7 luglio 1843. Si laurea in medicina a Pavia con
Cesare Lombroso nel 1865 e con una tesi sulla patogenesi delle
malattie mentali. Assistente di Lombroso sino al 1869 e poi di
Giulio Bizzozero presso il laboratorio di patologia sperimentale
a Pavia. Qui si indirizza verso l'anatomia microscopica e lo
studio dell'istologia del sistema nervoso.
Nel 1872 vinceva il posto di primario ospedaliero residente
presso il Pio Luogo degli Incurabili di Abbiategrasso. Qui,
l’anno successivo, in un laboratorio di fortuna attrezzato nella
cucina dell'ospizio per cronici, Golgi scopriva la "reazione
nera", il metodo di colorazione che ha rivoluzionato la tecnica
di osservazione microscopica del tessuto nervoso, permettendo
finalmente di osservare la fine anatomia delle cellule nervose e
dando così inizio alla fondazione delle neuroscienze moderne. La
scoperta veniva annunciata il 2 agosto 1873 con una nota sulla
Gazzetta Medica Italiana dal titolo Sulla sostanza grigia del
cervello e successivamente dettagliata in un lavoro del 1874
sulla stessa rivista ed intitolato Sulla fina anatomia del
cervello umano.
Nobel nel 1906 con Cajal, Golgi è senatore del Regno d'Italia
dal 1900. Muore a Pavia nel 1926. |
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Santiago Ramon y Cajal e la dottrina
del neurone
Nobel per la medicina e la
fisiologia nel 1906 con Golgi per le ricerche sull'istologia e
l'anatomia del sistema nervoso.
Nel 1888, studiando al microscopio il cervelletto e la retina,
Cajal osservava che alcuni assoni terminavano liberamente, senza
nessuna interconnessione fisica con altre fibre nervose. Su
queste evidenze, in un lavoro del 1889, Cajal concludeva che le
cellule nervose, alla pari di quelle degli altri tessuti,
dovevano essere considerate come unità indipendenti,
introducendo così la teoria neuronale. |
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I fondatori della neurofisiologia
contemporanea
Walter Rudolph Hess (1881-1973)
Edgar Douglas Adrian (1889-1977)
Charles Scott Sherrington (1857-1952)
Ivan Petrovich Pavlov (1849-1936)
Walter Bradford Cannon (1871-1945)
John Carew Eccles (1903-1997)
Giovanni Moruzzi (1910-1986)
Roger Wolcott Sperry (1913-1994)
I dattagli delle biografie
scientifiche sono visualizzabili nell'immagine ingrandita.
Congresso della Società Italiana
di Storia della Medicina
Nettuno, Forte Sangallo, 23, 24,
25 settembre 2004.
Organizzazione. |
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Verso una biologia del comportamento
Schema del riflesso nervoso. René
Descartes (1596-1650) De Homine, (opera postuma) 1662.
Schema dei meccanismi che collegano
i processi visivi al movimento. René Descartes (1596-1650) De
Homine, (opera postuma) 1662.
Tavola delle localizzazioni della
facoltà mentali dal Cours de phrénologie (1836) di
Francois-Joseph-Victor Broussais (1772-1838).
Tavola sulla localizzazione dei
centri motori nel cervello di cane da un lavoro di Gustav
Fritsch (1838-1927) ed Eduard Hitzig (1838-1907) del 1870, primo
studio ad individuare le aree motorie nella corteccia cerebrale.
Localizzazione delle aree motorie
nel cervello di scimmia, da David Ferrier (1843-1928) "The
functions of the brain", 1876
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Dal darwinismo allo studio
sperimentale del comportamento
Charles Darwin (1809 -1882)
L'evoluzionismo darwiniano costituisce non soltanto la teoria
fondamentale delle scienze della vita, ma rappresenta anche la
struttura concettuale che ha permesso l'avvio dell'osservazione
sperimentale del comportamento e l'indagine sulle sue basi
biologiche.
Ivan Petrovich Pavlov (1849-1936)
Fisiologo russo, partendo dagli studi sui riflessi nervosi nella
digestione, Pavlov costruisce una articolata teoria dei riflessi
condizionati come processi elementari delle funzioni psichiche.
Nobel nel 1904.
Burrhus Frederic Skinner (1904 -
1990) Docente di psicologia ad Harvard, con Watson il maggiore
teorico del comportamentismo. Ha sostenuto la necessità di
impostare la ricerca psicologica sulla base di criteri
rigorosamente sperimentali ed «oggettivistici», contro ogni
ricorso a nozioni come quelle di soggettività e di
introspezione. A tal fine ha introdotto apparati sperimentali
per lo studio del comportamento animale in condizioni
controllate e manipolabili, come la Skinner box.
John Broadus Watson (1878 - 1958)
Docente alla Johns Hopkins University. Con Skinner è il padre
del comportamentismo.
Edward Lee Thorndike (1874-1949)
Mette a punto ed usa estensivamente le puzzle boxes. Dalla
osservazioni condotte con questo apparato sperimentale formula
la teoria dell'apprendimento strumentale.
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Figure e momenti della
Psichiatria
Wilhelm Griesinger (1817-1868)
Professore di psichiatria a Berlino. È considerato il padre
della prima psichiatria biologica. Ha stabilito il modello
moderno del dipartimento universitario di psichiatria, dedicato
all'insegnamento e alla ricerca piuttosto che alla semplice
custodia dei malati.
Cesare Lombroso (1835-1909) Medico e
psichiatra, propose una originale sintesi di elementi
concettuali e risultati della fisiologia, della patologia e
della teoria dell’evoluzione biologica per la spiegazione delle
condizioni psichiatriche, dei fenomeni di devianza sociale e
della delinquenza in particolare. Sviluppava alcune tesi sui
legami tra costituzione fisica e comportamento, una sorta di
fisiognomica positivista.
Richard von Krafft-Ebing (1840-1902)
Professore di psichiatria a Vienna, tra i maggiori teorici della
teoria della malattia mentale come degenerazione, che
prefigurava l'ereditarietà dei disturbi psichiatrici e comunque
li collegava alla dimensione biologica.
Emil Kraepelin (1856-1926) Il padre
della moderna classificazione dei disturbi psichiatrici.
Descrisse i disturbi maniaco-depressivi e diede il nome di
‘dementia praecox’ a un gruppo di malattie che nel 1911 Bleuler
avrebbe definito col termine di ‘schizofrenia’.
Kraepelin era convinto che questa condizione fosse l'effetto di
un danno irreversibile al cervello, il cui primo effetto era la
demenza.
Frontespizio di Psichiatrie di
Kraepelin, uno dei libri più influenti della storia della
psichiatria.
Eugen Bleuler (1857–1939).
Psichiatra svizzero. Introduce nel 1908 il termine schizofrenia
per indicare la condizione cui Kraepelin aveva dato il nome di
dementia praecox. Ne identifica i quattro segni primari, che poi
sono diventati conosciuti come le quattro A: Autismo (altro
termine coniato da Bleuler), allentamento delle Associazioni,
Ambivalenza, inappropriatezza Affettiva. La scelta della parola
schizofrenia era dettata dalla convinzione che la separazione
("schizo" in greco) tra pensiero e processi affettivi
costituisse la caratteristica peculiare della sindrome.
Adolf Meyer (1866-1950). Nasce in
Svizzera e si laurea a Zurigo nel 1892. Questo stesso anno si
trasferisce a Chicago, qui stabilisce una profonda amicizia con
John Dewey, uno dei padri della filosofia pragmatista. Prende la
cattedra alla John Hopkins University nel 1908. Si oppone al
modello kraepelianiano della malattia mentale, sottolineando la
centralità della psicobiologia per la psichiatra e la necessità
di contemplare allo stesso modo la dimensione psicologica e
biologica nella comprensione e nel trattamento delle patologie
psichiatriche.
Ernst kretschmer (1888-1964) Viene
ricordato soprattutto per aver ipotizzato un legame tra
costituzione fisica, personalità (i temperamenti) e
vulnerabilità ai disturbi psichiatrici (Körperbau und Character.
Berlino, 1921).
Kurt Schneider (1887-1967)
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La rivoluzione psicofarmacologica
John Cade (qui ritratto al centro).
Soprintendente dell'ospedale psichiatrico di Bundoora in
Australia scopre nel 1949 le propietà antimaniche del litio.
Sulla sinistra Poul Christian Baastrup. Alla destra di Cade
Mogens Schou, psichiatra danese, cui si deve nel 1952
l'introduzione dell'uso del litio nel trattamento del disturbo
bipolare.
Henry Laborit. Nel 1951, chirurgo
nella marina francese, scopre le proprietà neurolettiche della
clorpromazina, studiando sostanze antistaminiche come farmaci
per potenziare l'anestesia.
Jean Delay. Psichiatra alla Sorbona.
Nel 1952 nota le proprietà euforizzanti dell'iproniazide, una
sostanza usata per il trattamento della tubercolosi, che così
diventerà il prototipo degli IMAO.
Con a Deniker e subito dopo aver conosciuto la scoperta di
Laborit, conduce nel 1952 la prima sperimentazione
sull'efficacia della clorpromazina. Gli studi di Delay e Deniker
segnano l'introduzione della clorpromazina in clinica
psichiatrica, rivoluzionando il trattamento della schizofrenia,
le condizioni di vita e i metodi di intervento negli ospedali
psichiatrici.
Pierre Deniker. Nel 1952, introduce
con Delay l'uso della clorpromazina nel trattamento dei disturbi
psicotici. Qui ritratto con Leo Hollister, medico californiano,
tra i primi a studiare le potenzialità terapeutiche della
reserpina.
In una foto di gruppo alcuni tra i
mostri sacri della psicofarmacologia. Dall'alto in basso e da
sinistra a destra: I) Barry Blackwell, Pierre Deniker, Frank M.
Berger, Paul A.J. Janssen; II) Heinz E. Lehmann, Lothar
Kalinowsky, Roland Kuhn, Joel Elkes; I) Harold Himwich, Frank J.
Ayd, Jr.
Jean Thuillier. Conduce con Deniker
la prima sperimentazione sull'efficacia della clorpromazina in
clinica psichiatrica.
Roland Kuhn. Nel 1957 scopre
l'imipramina, primo antridepressivo triciclico, ne illustrava le
proprietà l'anno successivo in un articolo pubblicato
sull'American Journal of Psychiatry dal titolo "The Treatment of
Depressive States With G22355 (imipramine HCl)." Si apriva così
l'era dello sviluppo degli antidepressivi.
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La scoperta della doppia elica
James Dewey Watson (1928-)
Crick e Watson mostrano il modello
tridimensionale della doppia elica.
Una stesura del manoscritto
dell'articolo sulla struttura del DNA pubblicato il 25 aprile
1953 su Nature.
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Anatomia macroscopica del sistema
nervoso
Anatomia del cervello in sezione
sagittale, coronale e trasversale.
Illustrazione del sistema nervoso
del "De humanis corporis fabrica" di Andrea Vesalio, 1543.
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Dalla corteccia ai nuclei
mesencefalici
Ippocampo
Nucleo caudato e nucleus accumbens
Nucleus accumbens
SPECT con indicata la localizzazione
del nucleus accumbens
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Verso la morfologia del neurone
Sezione trasversale del midollo
spinale.
Neurone dell'ippocampo.
Neurone del cervelletto.
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Microscopia e crescita neuronale
Immagini al microscopio di crescita
neuritica stimolata con NGF.
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Recettori
dopaminergici
Localizzazione
dei recettori per la dopamina e PET che localizza i recettori D2
nello striato.
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I neurotrasmettitori: le ammine
biogene
Struttura chimica, cristalli al
microscopio delle ammine biogene (dopamina, noradrenalina,
serotonina) e localizzazione dei nuclei nervosi di origine dei
vari sistemi aminergici.
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Oppioidi endogeni
struttura chimica dell'encefalina.
recettori per gli oppioidi nel
cervello di cavia.
Sostanza grigia periacquedottale,
area a forte densità di recettori per gli oppioidi.
Cristalli di alfa-endorfina al
microscopio.
Cristalli di beta-endorfina al
microscopio.
Cristalli di gamma-endorfina al
microscopio. |
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Brain Imaging: dalle funzioni
motorie a quelle cognitive
PET che evidenzia l'attivazione
cerebrale al movimento delle mani.
PET che evidenzia l'attivazione
cerebrale al movimento delle mani (particolare)
PET che evidenzia l'attivazione
delle aree cerebrali al riconoscimento e alla presa di un
oggetto
PET che illustra l'attivazione
corrispondente alla memoria di lavoro.
Risonanza magnetica funzionale che
compara l'attivazione delle aree cerebrali nei soggetti giovani
e negli anziani.
Risonanza magnetica funzionale che
evidenzia l'attivazione cerebrale nei processi emotivi evocati
da un giudizio morale.
Magnetoencefalografia che illustra
la dinamica nel tempo delle attivazioni cerebrali evocate
dall'udire parole nuove e dal loro riascolto.
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Brain
Imaging: comportamenti d'abuso
PET che dimostra gli effetti della
cocaina sull'attività cerebrale.
SPECT degli effetti della cocaina sul cervello.
SPECT che dimostrano gli effetti
dell'abuso di eroina sulle funzioni cerebrali.
SPECT delle funzioni cerebrali
normali.
SPECT degli effetti dell'abuso di
alcol sul cervello.
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Dalle piante officinali alle
sostanze pure con azione psicotropa
Claviceps purpurea o Ergot. Fungo
che infesta le graminacee i cui derivati trovano un largo
impiego in ostetricia, in medicina interna, in neurologia. l'LSD
è un derivato semisintetico della Claviceps.
Struttura chimica dell'LSD.
Efedra Sinica, pianta da cui si
ricava l'efedrina, prototipo delle sostanze amfetaminiche.
Struttura chimica dell'efedrina.
Papavero sonnifero. Pianta da cui si
ricava l'oppio.
Struttura chimica della morfina.
Rauwolfia serpentina. Anticamente
usata per curare l'ipertensione e i malati mentali. Negli anni
'50 scopre su pazienti schizofrenici gli effetti neurolettici
della reserpina, un estratto della pianta.
Struttura chimica della reserpina.
Giusquiamo nero, Solanacea le foglie
e i semi contengono alte concentrazioni di due alcaloidi, la
L-giusquiamina e la scopolamina.
Struttura chimica della
giusquiamina.
Radici di Ipecacuana, ricche di
emetina.Cromatografia su strato sottile in cui sono comparate
l'emetina e l'efedrina.
Salvia divinorum. |
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Chimica per il cervello
Struttura chimica e cristalli al
microscopio di alcuni psicofarmaci, tra cui il diazepam,
l'aloperidolo, il topiramato, l'acido valproico, la mirtazapina,
la clonidina, il nefazodone, il risperidone, l'amisulrpide, il
metilfenidato, il tiotixene, la clozapina, la fluoxetina.
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